إيطاليا: حلم نوادي التعارف للمسلمات

خبر مترجم من اللغة الإيطالية.

في مدينة "بولونيا" - عاصمة إقليم "إميليا رومانيا" شمال شرق "إيطاليا" - نجحت مجموعة من النساء المسلمات العاملات هناك في الحصول على تصريح رسمي باستئجار شقة تكون بمثابة النادي لهنَّ؛ حيث يتقابلنَ ويتعرَّفنَ على بعضهنَّ، ويُقِمْنَ الصلاة، ويتدارسنَ القرآن الكريم، بل ويَشْرَحْنَ مبادئ الإسلام لغير المسلمات الراغبات في التعرف عليه من خلالهنَّ، ويُحاولن الربط بين جذورهنَّ وأرضهنَّ الجديدة من أجل مستقبل أبنائهنَّ.

وحين انتقلت بعض عائلات تلك النساء إلى إقليم آخر، حاولنَ القيام بنفس النشاط في بلدية "كودرويبو" - بإقليم "فريولي فينسيا جوليا" أقصى شمال شرق البلاد - حيث تسعى النساء المسلمات إلى الحصول على تصريح رسمي لنادٍ مماثل، يَتَمَكَّنَّ فيه من التعرف على مسلمات من ثقافات وبلاد مختلفة، ويَفتحْنَ قلوبهنَّ لغير المسلمات لتبادُل المعرفة والثقافة، وأطباق الطهي المختلفة التي تَشتهر بها كل دولة، وما زال الحلم قائمًا؛ المصدر: شبكة الألوكة.

يرجى الإشارة إلى المصدر عند نقل الخبر - شبكة الألوكة.

الخبر من مصدره الأصلي:

Aria nuova a Codroipo: le musulmane cercano spazi e indipendenza

Hanno chiesto al Comune un luogo di ritrovo, come a Bologna. «Desideriamo un posto dove vincere la diffidenza verso il velo»di Viviana Zamarian

CODROIPO. A Bologna c’erano riuscite. Erano riuscite a ottenere dal Comune uno spazio dove trovarsi. Una stanza dove poter condividere del tempo, cucinare, far conoscere il Corano, pregare.

Ora vorrebbero che anche nella cittadina dove da anni vivono e lavorano, Codroipo, diventasse una realtà. A chiederlo è un gruppo di donne musulmane. E quando ne parlano il loro viso si illumina.

«Perché no» si chiedono. «Perché dovrebbe essere un problema così grande - spiegano -. Sarebbe uno spazio aperto a tutti. Agli italiani così come agli altri stranieri che risiedono in città. Uno spazio dove le culture si incontrerebbero, dove a chi lo desiderasse spiegheremmo il Corano dove la donna non è sottomessa come si pensa in genere. Un luogo dove poter trascorrere insieme alcune ore, dove conoscersi, dove trovare il giusto modo per comunicare».

È proprio questo che desiderano. Trovare un punto di ritrovo e di incontro. «Perché non ci sentiamo ancora del tutto accettate - dicono - perché il velo non deve essere considerato un ostacolo e a volte è successo che in campo lavorativo venissimo discriminate perché lo portavamo, tanto che una volta a una di noi non è stato dato il lavoro da cassiera proprio per questo». Rappresenterebbe un passo in avanti, un’occasione per un’integrazione vera, reale. «Perché no?» continuano a chiederselo.

«Abbiamo già provato a chiedere all’amministrazione comunale e anche ad altre associazioni - fanno sapere -, spiegando quale sarebbe il nostro progetto. Ancora non ci hanno dato una risposta, noi attendiamo e speriamo ovviamente che sia positiva».

Donne indipendenti, donne che non hanno paura. Donne che vogliono lavorare e contribuire al mantenimento della loro famiglia e che pensano al futuro dei propri bambini. «Lo facciamo per loro - dicono - perché pensiamo al loro bene».

Donne che indossano orgogliose il velo, che guardano avanti. Con sogni, idee per «rendere possibile questo anche a Codroipo, per renderla una città ancora più viva, per darci la possibilità di confrontarci, di far conoscere la nostra cultura e imparare quella degli altri». Ci credono e non si arrenderanno.

«Sarebbe veramente bello poter tornare a fare quanto abbiamo fatte in Emilia - continuano -.Cucinavamo i piatti tipici delle varie culture,

trascorrevamo del tempo insieme. Persone di nazionalità e mondi diversi sedute alla stessa tavola». Di ricordi ce ne sono tanti. E ora si vorrebbe iniziare un nuovo cammino. «Perchè no?» ci tornano a chiedere con occhi pieni di speranza. Già, perché no.