إيطاليا: مسيرة للمسلمين تطالب بإعادة فتح المساجد

- خبر مترجم من اللغة الإيطالية.

أعلن المتحدث الرسمي لمسلمي بلدية "كومو" - أقصى شمال "إيطاليا" - أن المسلمين يعدون لمسيرة احتجاجية يقوم بها ما لا يقل عن 150 مسلمًا.

وسوف تتجه تلك المسيرة إلى وسط المدينة بالقرب من الكاتدرائية الرئيسة فيها؛ وذلك للإعراب عن نفاد صبرهم بسبب النزاع القائم بين المسلمين وحزب "اتحاد رابطة الشمال" اليميني المتطرف المناهض للمهاجرين بشأن بناء مكان للعبادة.

وأضاف: إننا نحاول منذ 6 سنوات بناء مسجد طبقًا للحق الذي يكفله الدستور في حرية العبادة، ولكننا نعاني إغلاق مسجدنا منذ ديسمبر 2005 بحجة أنه مخالف للقانون، وتم تحويل المسجد إلى مركز إسلامي، واضطررننا إلى الصلاة في الشارع في الثلج والأمطار، وبدأت شكاوى سكان المنطقة، ونحن ندور في حلقة مفرغة منذ أكثر من 6 أعوام.

أيد أسقف المدينة الحالي حق المسلمين في بناء مسجد، مخالفًا بذلك سلفه صاحب نظرية الغزو الإسلامي لأوروبا، والذي أجج صراع المسلمين مع مسؤولي البلدية بالاشتراك مع حزب "اتحاد رابطة الشمال". المصدر: شبكة الألوكة.

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Islamici in corteo «La pazienza è finita Riaprite la moschea»

Il vescovo Coletti: «Un' esagerazione» La protesta La manifestazione si snoderà nelle vie del centro e si concluderà a 200 metri dal Duomo

COMO - L' equilibrio ideale nei rapporti tra la comunità islamica di Como, il centrodestra locale e la Diocesi è ancora piuttosto lontano. Lo testimonia la turbolenta vigilia della manifestazione di piazza convocata per oggi dal portavoce dei musulmani, Safwat El Sisi. Un corteo di protesta in piena regola, il cui peso politico e numerico sarà verificato oggi stesso sul campo. El Sisi, infatti, annuncia una partecipazione di almeno 150 musulmani alla manifestazione nata per rivendicare il diritto alla moschea della comunità islamica. «Un diritto - specifica - che ci viene negato con ogni mezzo da 6 lunghissimi anni, soprattutto per volontà del Pdl e della Lega che non ci concedono alcuno spazio di culto in barba alla Costituzione». Polemica politica a parte, il termine temporale evocato dalla guida dei musulmani comaschi è legato al dicembre 2005, quando il Comune chiuse, perché urbanisticamente non a norma, l' ex moschea abusiva riaperta successivamente con sole finalità culturali. «Da quel giorno - protesta El Sisi - siamo stati umiliati in tutti i modi, costretti a pregare nella neve e nel fango. Ora basta, la nostra pazienza è finita e chiediamo che sia rispettata la libertà di professare il nostro culto». Il tragitto del corteo "dalle 11 alle 13" non è privo di forte valenza simbolica: dai bastioni antichi della Como romana, gli islamici transiteranno in pieno centro storico fino ad arrivare in Comune. E quindi a 200 metri dal Duomo. Siccome al tracciato è stato garantito il benestare della Questura, tanto è bastato al deputato leghista, Nicola Molteni - ai tempi della chiusura della moschea, segretario provinciale del Carroccio - per infuriarsi: «E' una vergogna che questo corteo sia stato autorizzato. Per la moschea a Como non c' è posto, punto e basta». Fin qui, comunque, un gioco di ruoli - Lega contro Islam - piuttosto tipico. A sparigliare le carte, però, ecco l' inaspettato intervento sul tema da parte del vescovo di Como, Diego Coletti. Il quale non ha esitato a sostenere il diritto generale della comunità islamica ad avere un proprio luogo di culto. Ma - pur senza denunciarlo con la storica veemenza del predecessore, monsignor Alessandro Maggiolini, teorico dell' invasione islamica nel mondo occidentale - il corteo musulmano nel cuore della cattolicissima Como ieri è parso essere troppo anche per lui. «Mi pare un' iniziativa sicuramente esagerata - ha detto Coletti - Non esiste un problema di libertà di culto a Como, c' è piuttosto la questione del rispetto delle regole che valgono per tutti». In questo clima, più elettrico che natalizio, parte la sfilata musulmana. Il vero dubbio è come finirà. Emanuele Caso RIPRODUZIONE RISERVATA **** Hanno detto Il vescovo Coletti Non è un problema di libertà di culto, ma piuttosto di rispetto delle regole null Il portavoce El Sisi Abbiamo pregato anche nel fango. Ora basta, non vogliamo più essere umiliati **** Le tappe Scontro Nel 2005 lo scontro tra comunità musulmana e politica raggiunse vertici incredibili nella battaglia "condotta soprattutto dalla Lega Nord" per la chiusura dell' ex moschea della città, decisa a dicembre. Risposte Nell' arco di pochi mesi accadde di tutto: dalle infuocate manifestazioni padane davanti al centro musulmano, passando per le clamorose risposte dei fedeli di Allah. Tra le preghiere improvvisate nel cortile antico del Comune durante i consigli comunali e quelle lungo le antiche mura romane della città, così come l' ospitalità garantita agli islamici dai Padri Somaschi.